sabato 8 giugno 2013

IMPIANTO DI IRRIGAZIONE Progettazione

Siete pronti a partire per le vacanze? Molte volte il problema che abbiamo è quello di come annaffiare il nostro giardino per non ritornare dalle nostre vacanze e trovare tutto secco.La prima cosa da fare è quella prendere le misure del proprio giardino e suddividerlo in quattro parti. Meglio  se realizzate il progetto disegnando una piantina in scala. 






Questa piantina ci serve per poter calcolare quanti irrigatori inserire per coprire il più possibile tutta l’area del giardino.
Calcolate che ogni irrigatore ha una gettata media di circa 3 metri (anche se dipende dalla pressione dell’acqua) 
Ora sulla piantina del giardino misuriamo, partendo dagli angoli, circa 3 metri x i 2 lati adiacenti all'angolo e uniamo con un compasso i 2 punti dell'angolo di 90° ottenendo cosi l’aria che quell'irrigatore riesce a coprire. Continua cosi per tutti gli angoli.



Fare la stessa cosa per i lati, partendo dal centro, considerando sempre i 3 metri a destra e a sinistra prendi il compasso e disegni l'angolo a 180° gradi ottenendo l'area di irrigazione di quel irrigatore. 
Fare la stessa cosa partendo dal centro, considerando i 3 metri a destra e a sinistra e con il compasso disegnando un angolo da 360° ossia un cerchio.


Per ogni angolo disegnato esistono degli irrigatori con gettito a 90°, 180° e 360° per il centro del giardino.
Continua a disegnare tutti gli angoli dove posizionare gli irrigatori fino a quando gli angoli copriranno tutta l'area del giardino. 
Ora possiamo andare in giardino e piantare dei piccoli paletti nel punto dove posizioneremo gli irrigatori.
Andiamo in giardino e piantiamo dei paletti nel punto dove verranno posizionati gli irrigatori. Ora bisogna decidere quante linee fare, per non perdere di pressione consiglio di fare una linea per ogni tre irrigatori. 
A questo punto misurare quanto tubo serve per fare le varie linee, e compare le elettrovalvole (una per ogni linea) le quali andranno collegate ad un minicomputer che gestirà tutto il sistema di irrigazione. Ora prendere una vanga e iniziare a scavare lungo il perimetro che abbiamo disegnato, dove verrà posato il tubo. Le “tracce” a terra devono essere profonde almeno 20-25 cm di profondità, ricordandoti che ogni linea deve essere CHIUSA e indipendente dall'altra. 

Per realizzare un impianto di irrigazione Interrata sono necessari poche cose:
  • un programmatore elettronico multilinea in grado di gestire singolarmente e automaticamente 4-6 linee di irrigazione diverse.
  • L'erogazione dell'acqua in ciascuna linea è governata da un'elettrovalvola: è possibile realizzare un impianto interrato anche in assenza di energia elettrica, utilizzando un'elettrovalvola programmabile a batteria.
  • Il circuito è realizzato con tubi in polietilene flessibili e raccordi a compressione, viene interrato in uno scavo poco profondo e può seguire qualsiasi tipo di percorso. 
  • Dal circuito l'acqua viene erogata mediante irrigatori pop-up, a testina fissa o con getto regolabile: azionati direttamente dalla forza dell'acqua, escono dal prato quando inizia l'irrigazione per poi "scomparire" sotto il live livello del terreno.

Chi fa da se....

lunedì 3 giugno 2013

Realizzazione di una lampada

Molti oggetti posso essere trasformati in delle lampade con dei semplici gesti. Vi porto il mio esempio, ho realizzato una lampada partendo da un FARO di legno comprato in un negozietto del Circeo.

  • prendere una faro il legno vuoto al suo interno e segare la parte superiore e bucare la parte inferiore
  • inserire un cavo elettrico all’interno del faro dalla parte superiore e farlo fuoriuscire dalla parte inferiore.
  • fissare un portalampada all’estremità superiore del cavo un porta lampade, per fissarlo sarà opportuno smontarlo, sguainare i fili e attaccarli al supporto interno. Una volta fissato il tutto incastrare la base del portalampade con una colla.

  •  Fare un intaglio alla base del faro in modo da incastrare il cavo elettrico e coprire il tutto con della carta adesiva “vellutata” 



  • Appliccare lungo il cavo un interruttore e all’estemità del cavo inferiore una presa elettrica facendo attenzione a rispettare il neutro e la fase del circuito elettrico (aiutarsi con i colori del filo elettrico)

A) Interruttore                                    B) Presa
  • Ora siamo pronti ad inserire il nostro portalume e la nostra lampada è pronta.




ATTENZIONE: per poter realizzare questo oggetto bisogna avere un minimo di conoscenza sul funzionamento circuito elettrico e cmq prima di provare la lampada spegnete la corrente elettrica dal quadro generale, attaccate la lampada con l’interruttore ON e riattaccare la corrente.

Buon divertimento


Chi Fa Da Se…...

mercoledì 29 maggio 2013

Restauro SEDIA VINTAGE

Avete presente le vecchie sedie della nonna degli anni 50?



Potete trasformarla in un fantastico oggetto di vintage design con semplici operazioni:

  • La prima cosa da fare è smontare la seduta e lo schienale della sedia e restaurate la struttura in ferro. Potete procedere con della vernice cromata, conservando la sua  immagine originaria, oppure colorarla di qualsiasi colore, basta che scegliate della vernice per metallo. Prima di procedere alla verniciatura della struttura è sempre opportuno dare una mano di carta vetrata per rimuovere tutti gli eventuali residui di ruggine.
  •  Tagliate della gommapiuma secondo le misure della seduta e dello schienale aggiungendo 4 centimetri alla sagoma dei suddetti. Incollare la gommapiuma con del mastice e attaccare la parte in eccesso sotto la seduta e dietro lo schienale in modo da ricoprire gli angoli.
  •  Tagliare della stoffa anch'essa delle misure della seduta e dello schienale aggiungendo 6 centimetri  alla sagoma. Stendere bene la stoffa e fissarla con una spara punti.

  • Le parti della sedia rimaste scoperte dall’operazione potranno essere rivestite con un “foglio” si stoffa incollato anche esso con del mastice oppure potranno essere verniciate del colore della struttura in ferro.

Ora siamo pronti per poter rimontare la seduta e lo schienale ed avere una perfetta sedia degli anni 50 perfettamente restaurata, funzionante e soprattutto unica ed esclusiva


Chi fa da se…….

venerdì 24 maggio 2013

SCALDABAGNO

Cosi come la caldaia a gas anche lo scaldabagno elettrico ha bisogno di manutenzione e di piccoli interventi che ne garantiscano una lunga durata


OPERAZIONI DI MANUTENZIONE
  • Chiude l'acqua dall'interruttore generale della casa e scollegate il tubo di alimentazione dell'acqua fredda che permette allo scaldabagno di "caricarsi" di acqua. Svitare la chierica sopra la valvola di sicurezza con una chiave a pappagallo come da foto sottostante. 

  • Svuotare lo scaldabagno dall'imboccatura dell'ingresso dell'acqua fredda e aprire i rubinetti dell'acqua calda per far entrare aria.
  •  Svitare la piastra che è collegata alla resistenza, dopo aver scollegato i cavi elettrici dai morsetti. e togliere la resistenza.
  • Se la resistenza è leggermente incrostata immergetela in una soluzione anticalcare e lasciatela asciugare.
  • Se la resistenza è pesantemente incrostata di calcare oppure bruciata, prendetela e andate in una ferramenta o centro specializzato per sostituirla con una nuova



  • Rimontare la resistenza ricollegando la tensione e regolate il termostato con un cacciavite

Con queste piccole operazioni di manutenzione il vostro scaldabagno sarà immortale.

Chi Fa Da Se…...

mercoledì 15 maggio 2013

TRAVI IN LEGNO


In passato le travi in legno erano sinonimo di povertà, venivano impiegato per la costruzione di case “povere” che non potevano utilizzare altri materiali quali travi in acciaio, acciaio e calcestruzzo, acciaio e laterizio armato e così via. 
Le travi venivano cosi coperte da controsoffitti fatti con cannucce e intonaco.
Solo recentemente, in seguito a lavori di restauro nei vari appartamenti, chiese, casali sono stati asportati tali controsoffitti scoprendo e valorizzando i soffitti composti da travi in legno.


Quello che andrò a mostrarvi oggi è un metodo semplice per realizzare un soffitto con travi a vista fai da te.

PRIMA DI INIZIARE - Materiale di base

Travi: Esistono varie tipologie e dimensioni di travi in legno; quello che consiglio sono quelle che derivano da legno di recupero o legno grezzo che oltre a dare un effetto più autentico sono anche molto più economiche

Tasselli Prolungati: nella duplice versione “da avvitare” e “a percussione”, servono per ancorare alla muratura oggetti di notevole spessore (travi in legno). La parte deformabile del tassello non è dissimile da quelle delle versioni corte, ma si prolunga verso l’esterno e termina con un collare. 
ATTENZIONE se le travi fosse particolarmente grandi e pesanti bisogna ricorrere ad un tassello prolungato in acciaio per fissaggi pesanti

Stucco per legno: da utilizzare per coprire i buchi eseguiti sulle travi per fissarle al muro, per le eventuali giunture oppure per il rifacimento di parti mancanti della trave stessa. Esistono vari colorazioni, scegliere quella adatta alla tipologia di legno utilizzato.


PRIMA DI INIZIARE – Le giuste distanze

Prima di iniziare a fissare le travi è importante proiettare sul muro le distanze tra una trave all’altra.
Il calcolo da eseguire per determinare le distanze è il seguente:

ESEMPIO
  • Larghezza del soffitto     400 Cm
  • Larghezza della trave       20 Cm
  • Nr. Delle travi                   5 Nr

CALCOLO
  • (400-(20X5))/5=60 Cm

 Ogni trave dovra' essere distanziata una dall'altra di 60 cm


REALIZZAZIONE – Fissaggio delle travi

1° Fase
Prendere una punta da trapano adatta per il legno e forare la trave distanziando in maniera uniforme i fori.
E’ opportuno decidere a priori quanti tasselli apporre sulla vostra trave e distanziali bene l’uno dall’altro, sia in orizzontale che in verticale, provando ad abbozzare un disegno sulla trave stessa.


Per un trave di 4 metri di lunghezza è sufficienti distanziarli di 50 cm

2° Fase
Prendere una punta da trapano adatta per il muro e forare il soffitto rispettando le distanze precedentemente scelte per la trave in legno. 
Il modo più semplice per disegnare sul muro i punti su dove eseguire il foro è quello di appoggiare la trave al soffitto, inserire una matita nel foro della trave e fare un segno sul muro; per essere sicuri che la trave sia correttamente posizionate è opportuno aiutarsi con una livella. 
Cosi facendo sappiamo esattamente dove forare il muro e possiamo eseguire il nostro foro la cui profondità dovrà essere pari alla lunghezza del tassello.


 3° Fase
Dopo aver aspirato la polvere presente nel foro siamo pronti ad inserire il tassello aiutandoci con un martello.

4° Fase
Ora siamo pronti a fissare la nostra trave al soffitto.
Rimane il problema di come "nascondere"/"occultare" la testa della vite con il suo dado... per fare questo basta realizzare un foro di un diametro pari a quello della testa della vite e profondo un paio di centimetri. Cosi facendo la testa del tassello entrerà tutta nella trave e il buco cosi creato verrà riempito dallo stucco per legno


Le nostre travi in legno potrebbero essere ulteriormente arricchite creando dei soffitti in trave di legno a cassettoni; per fare questo ulteriore passo e sufficiente rivestire il soffitto non ricoperto da travi con delle tavole fissate con dei tasselli.


Ora il nostro soffitto è veramente fashion!!!

Chi Fa Da Se…...




lunedì 13 maggio 2013

LETTO Fai da te


Molte volte, soprattutto quando siamo in affitto, non disponiamo di un vero e proprio letto ma abbiamo una semplice rete che esteticamente non è proprio il massimo.
Con dei piccoli accorgimenti potrete trasformare la vostra rete di ferro in un delizioso e accogliente letto dove passare i momenti più belli della vostra esistenza ;-)


 PRIMA DI INIZIARE - Materiale di base

Il materiale necessario per realizzare un letto è il seguente:

1. Una rete con un profilo abbastanza alto
2. Un rotolo di velcro adesivo (maschio e femmina)
3. Un tubetto di colla adatta su tutte le superfici
4. Della stoffa alta tanto quanto la distanza che c’è dal bordo del letto e il pavimento; lunga tutta la circonferenza del letto stesso.

REALIZZAZIONE – Rivestimento della rete

L’utilizzo del velcro rappresenta una soluzione molto valida, pratica e veloce per rivestire il letto e coprire la struttura metallica della rete.
Per applicare questa tecnica si taglia una striscia di stoffa a un’altezza tale che, applicata sul bordo del letto, arrivi a sfiorare il pavimento; successivamente la parte del velcro “maschio” va incollata sul bordo del letto su  tutta la sua circonferenza della rete stesa; rinforzare l’adesivo con della colla. 
L’altra parte del veltro “femmina” deve essere fissata incollata sulla alla stoffa e/o cucita. 



Fatte queste operazioni preliminari, siamo pronti a rivestire il nostro letto in modo tale da coprire tutta la rete metallica e renderlo esteticamente molto più gradevole.




REALIZZAZIONE – Come fare una testata del letto

1. Metodo

Possiamo completare il nostro letto realizzando una testata nel seguente modo:
1. Scegliere una stampa in tela in linea con l'arredamento della nostra stanza
2. Creare un piccolo telaio in legno leggermente più piccolo delle dimensioni della tela stessa e fissarla sul telaio con dei chiodi da tappezziere oppure con una sparapunti.
3. La realizzazione del telaio è semplice, basta prendere 4 staffe angolari e fissarle sui lati del telaio. Per un rinforzo maggiore è possibile inserire delle staffe anche all'interno del telaio (vedi figura).


2. Metodo

Un altro metodo per realizzare la testata di un letto è il seguente:
     1. Prendete due cuscini di qualsiasi tipo, dimensione e colore
     2. Cucite sul un lato del cuscino dei passanti (che potrebbero essere fatti anche con il velcro)
     3.  Fissate il bastone di una tenda sulla parete dove volete realizzare la testate




A questo punto non mi resta che augurarvi ……. Buena Noches a todos

Chi Fa Da Se…...

domenica 12 maggio 2013

TINTEGGIARE LE PARETI



Quante volta abbiamo avuto voglia di "rinfrescare" il look della nostra casa, cambiare colore alle pareti o semplicemente tinteggiare un muro di un colore diverso dal resto della nostra casa. 
La pittura di una stanza è tutto sommato un lavoro non molto complesso e in pochi giorni si riescono a dare due o tre mani di pittura in tutta casa e raggiungere dei risultati a dir poco sorprendenti.

SCELTA DELLA PITTURA
Prima di iniziare a biancheggiare è importante scegliere la pittura giusta. in commercio sono disponibili molti  prodotti:

Tempere: sono le più diffuse e le più economiche ma sono generalmente di scarsa resistenza e tendono a rovinarsi con il passare del tempo

Idropitture lavabili: adatte sia per ambienti interni che esterni hanno una resa ottimale ma temono l'umidità

Idropitture traspiranti: adatte sia per ambienti interni che esterni a differenza delle precedenti, possono essere utilizzate anche in ambienti umidi come la cucina, il bagno, la cantina….

PREPARARE LE PARETI

Prima di iniziare a tinteggiare è importante preparare bene la base cioè il muro che si vuole dipingere. Per far ciò è importante seguire alcune fasi che andrò brevemente ad illustrarvi.
  1. radunate tutti i mobili al centro della stanza e copriteli con dei teli di plastica. Coprite tutte le porte, infissi, prese della luce e possibilmente anche il pavimento con del giornale e carta sagomata 
  2. rimuovere dalla parete tutti i chiodi, tasselli e borchie degli interruttori in modo che le pareti siano completamente libere da ostacoli.
  3. procedere a stuccare tutti i buchi lasciati da i chiodi oppure vecchie crepe con lo stucco da muro
  4. una volta che lo stucco si è asciugato carteggiare con cura tutta la parete da trattare con della carta vetrata grana grossa eliminando con cura i residui di stucco ed eventuali macchie di muffa. E' più facile e comodo fissare la carta vetrata ad un supporto (può essere anche una tavoletta di legno)
  5. una volta che il muro è stato rasato è opportuna passare dell'antimuffa li dove l'avete rimossa e cominciare a stendere con il pennello del fissativo. e' un prodotto completamente trasparente che va diluito con molta acqua  e serve ad agevolare una perfetta adesione della pittura, in maniera particolare per le pareti nuove.

COME PREPARARE LA PITTURA

L'idropittura la potete trovare in commercio già diluita oppure concentrata. se optate per la seconda dovete versare il prodotto in un contentore più capiente e aggiungere la quantità indicata e mescolare fino a creare una miscela omogenea. Se volete dare colore alla vostra tinta dovrete aggiungere dei colorando da scegliere da un ricca gamma e potrete divertirvi anche  a combinare più colori insieme. Attenzione però a fare una quantità di tintura sufficiente a coprire tutta la casa perché dopo difficilmente si riuscirà a ricreare lo stesso colore fatto in precedenza.

COME TINTEGGIARE AL MEGLIO

Ora siamo pronti ad iniziare a tinteggiare la nostra parete. Bisogna iniziare, con un piccolo pennello a tinteggiare tutti i bordi delle pareti e soffitti, infissi, prese e interruttori (dopo averle opportunamente rivestite con giornali e/o nastro adesivo di carta) angoli dei battiscopa, come se dovessimo creare una "cornice" al muro che andremo poi a tinteggiare.


Una volta che abbiamo creato la "cornice" al nostro muro possiamo passare ad utilizzare in nostro GRANDE PENNELLO. E' consigliabile stendere la prima mano in senso verticale per tutta la parete, aspettare che si asciughi bene, per poi passare la seconda mano in senso orizzontale per ottenere un risultato omogeneo
In alternativa al GRANDE PENNELLO potete utilizzare anche il RULLO che ti permette di tinteggiare pareti molto più ampie risparmiando un po' di energia.


Ricordarsi sempre, sia con il pennello che con il rullo, di eliminare la pittura in eccesso prima di iniziare a tinteggiare. Troppo pittura sul pennello e sul rullo potrete colare sul muro, schizzare per tutta casa e non dare un risultato ottimale.

Una volta che avere terminato il grosso del lavoro potete procedere con i RITOCCHI E RIFINITURE e quindi pitturare con un piccolo pennello i telai di porte e finestre, gli angoli delle stanze, vicino ai lampadari…… non sottovalutate questa fase perché è molto importante per dare valore a tutto il lavoro svolto…..

Semplice no?
Buon divertimento 
Chi Fa Da Se…...

venerdì 10 maggio 2013

APPENDIABITO


Molte volte si cerca nei vari mercatini pezzi originali per arredare casa e per renderla esclusiva e personalizzata. Quello che andrò a mostrarvi e come ricavare un semplicissimo appendiabiti da delle grucce in legno e da una tavola.

PRIMA DI INIZIARE - Materiale di base

Il materiale necessario per realizzare un appendiabiti è il seguente:

1. Una tavola 
2. 3/4 grucce in legno
3. Un sacchetto di tasselli in legno
4. Un sacchetto di viti
5. Colla vinilica
6. Trapano e seghetto alternativo


REALIZZAZIONE

Prendete una gruccia in legno e tagliatela a 2/3 cm rispetto a dove si trova il gancio il legno cosi come indicato nella 1° figura. 
Grucce in legno

Una volta che avete tagliato la gruccia fate due buchi equidistanti lungo lo spessore del lato tagliato. 
Il diametro dei buchi (la grandezza del punta del trapano) deve essere coerente con i diametro dei tasselli in legno e di conseguenza coerente con lo spessore della gruccia. 
Una volta effettuati i due buchi riempirli di colla vinilica e subito dopo incastrare i tasselli di legno nei due pertugi.

Tasselli in legno

Successivamente bisogna proiettare la distanza dei due tasselli inseriti nella gruccia sulla tavola scelta come base su cui andremo ad incastrare le nostre stampelle. 
E’ opportuno decidere a priori quante stampelle incollare sulla nostra tavola e distanziale bene l’una dall’ altra, sia in orizzontale che in verticale, provando ad abbozzare un disegno sulla tavola stessa.

Tavola BASE

Un volta proiettate le distante e realizzato i buchi sulla tavola occorre incastrare i tasselli precedentemente fissati sulle stampelle in questi pertugi appena realizzati. 
E' opportuno inserire anche una vite dietro la tavola tra i due tasselli precedentemente incastrati in modo da fissare in maniera più stabile e sicura la gruccia.

Inoltre potrete colorare l’appendiabiti del colore che volete oppure, se utilizzate una tavola riciclata non so trovata magari passeggiando sulla spiaggia, potreste lasciare il manufatto in legno grezzo ravvivandolo con dell’olio paglierino oppure con dei mordenti che colorano il legno ma lasciano visibile le venature.

Siete pronti per provare ?

Buon divertimento
Chi Fa Da Se…  




giovedì 9 maggio 2013

PARQUET FLOTTANTE


COME POSARE UN PARQUET FLOTTANTE

Molte persone che comprano casa devono fare i conti quasi sempre con i lavori di restauro e una voce di spesa molto importante è il rifacimento del pavimento. 
Fortunatamente negli ultimi anni sono stati introdotti nuovi materiali, nuove tecniche che hanno reso il rifacimento del pavimento molto economico, veloce e soprattutto FAI DA TE.
Il parquet flottante è un metodo innovativo ed ecocompatibile in quando non prevede l'uso di colla, i listelli vengono combinati ad incastro e posati direttamente sul pavimento preesistente, in maniera facile ed economica. Tale metodo pratico e veloce si presta a essere posato con la tecnica Fai Da Te

PRIMA DI INIZIARE - Materiale di base

Prima di iniziare con la messa in posa del parquet andiamo a vedere quale materiale dobbiamo avere:

1. Listoni del parquet
2. Battiscopa
3. Rotolo telo di Polietilene
4. Rotolo tappeto isolante acustico
5. Seghetto alternativo, metro e martello in gomma


Parquet Flottante

1. Posare tutti i listoni del parquet all’interno della stanza da rivestire per dare la possibilità al legno il tempo necessario a farlo adattare alla temperatura e all’umidità dell’ambiente.

Battiscopa

2. Lo stesso discorso fatto per il parquet vale anche per il battiscopa scelto


Telo Polietilene

3. Il telo di Polietilene, steso su tutta l’area da rivestire, è un’ ottima barriera contro l’umidità


 Tappeto isolante acustico


4. Il tappeto isolante acustico, steso sopra il telo di Polietilene, è fondamentale per un corretto isolamento acustico derivante dalla rumorosità del calpestio


Attrezzi necessari

5. Seghetto alternativo, metro e martello in gomma necessari per la posa del parquet.


PREPARARE IL FONDO

Per una facile messa in posa del parquet è importante che il sottofondo sia in buone condizioni e soprattutto sia ben livellato. 
Qualora ci fossero dei dislivelli è consigliabile ricorrere ad appositi materiali chiamati AUTOLIVELLANTI che, se versati e stesi sul pavimento, si livellano automaticamente creando un piano perfettamente privo di ondulazioni. 
Materiale Autolivellante
Una volta che il fondo è livellato e perfettamente pulito si può passare a srotolare il primo telo di Polietilene contro l’umidità e successivamente il tappeto isolante acustico, steso sopra il telo di Polietilene



Cosi facendo siamo pronti per iniziare la posa del nostro parquet

MESSA IN POSA DEL PARQUET

Iniziare a posizionare il Parquet dal lato più lungo della stanza incastrando i listelli dando alcune martellate per un fissaggio più saldo. Tagliare e sagomare i listelli con il seghetto alternativo per completare tutta la lunghezza della stanza.


Posizionare il battiscopa incastrandoli agli appositi fermi incastrati precedentemente nei listoni




NB Controllare che lo spessore del parquet non crei difficoltà nello scorrimento delle porte.

Avete visto quanto è facile risparmiare?

Buon divertimento
Chi Fa Da Se…